Per raccogliere in un blog le impressioni, i pensieri,
gli smarrimenti nati vivendo in questo enorme paese.


Friday, June 20, 2008

In Banca

In Italia quando si entra in banca pare di entrare nel Pentagono: lasciate ogni tarallo, moneta o fiorino che avete in tasca o in borsa! Dove? Nei minuscolissimi armadietti grandi quanto una scatola di fiammiferi, buoni solo per deporre quei 4 soldi che abbiamo nei punti più remoti delle tasche, ma non grandi abbastanza per farci entrare la borsetta all'ultima moda, se non a pugni, ed ecco lì che poi la borsa si graffia. Vi suona familiare? Vi è mai capitata una roba del genere? Scommetto di sì.
E poi le porte blindate come negli aeroporti che suonano per un nonnulla, talvolta sono pure girevoli, ci entri dentro come nei film di Star Trek, attendi che si chiuda la porta scorrevole trasparente e passin passetto cerchi di portarti dall'altra parte, ma puntualmente ci rimani intrappolato come un pesce esotico perché l'allarme comincia inesorabilmente a suonare e si ode la voce flautata di una romiballe di robot la quale ci fa notare che stiamo ancora portando oggetti di metallo, magari infilati nelle pieghe inguinali o sederali, aggiungo io a mente... E chi allora non ha mai rivolto uno sguardo affranto all'omino nella gabbiola interna che secondo me prova un gusto sadico nel vedere quelle scene ogni 2 minuti??
"Non c'ho nient'altro di metallo addosso" ci ritroviamo sempre a dire lamentosamete, come per dire " sono pulito, capo, non ho una pistola nascosta tra le chiappe".
Ed ecco che l'omino con sottile sadismo ritorce:
"Mò la faccio uscì, ma deve mette tutti gli oggetti metallici nella cassetta".
E allora, cominciamo una imbarazzante auto-palpazione da capo a piedi (incluse le parti intime), sotto lo sguardo vigile dell'omino nella gabbiola, ma niente. Non sarà allora l'otturazione in piombo che il dentista mi ha fatto 20 anni fa? oppure gli occhiali? Sì, gli occhiali hanno la montatura in metallo, ma minchia, se me li tolgo non ci vedo da qui a lì.
Nel frattempo arrivano altre persone che tranquillamente entrano e passano nella porta magica senza che suonino gli allarmi di Alcatraz. A questo punto ci cominciamo ad innervosire, entriamo di nuovo, con decisione, di nuovo il nefasto beep che suona e alla fine sbottiamo:
"Gliel'ho detto, non c'ho niente di metallo, se non gli occhiali, la fibbia della cinta, il ferretto del reggiseno (ma è possibile che bisogna urlare tutti questi dettagli intimi per entrare in una dannatissima banca italiana, cribbiooooo!), la vite che c'ho nel ginocchio da quando avevo 21 anni e un'otturazione in piombo".
L'odiato omino allora ci fa la grazia e ci apre la porta come se ci stasse davvero aprendo le porte del Regina Coeli. Entriamo e ci troviamo almeno 10 paia d'occhi addosso perché ovviamente tutti hanno sentito quello che urlavamo, e allora con occhi bassi prendiamo il numerino e ci mettiamo in fila, fumanti, guardando con odio gli altri e notando che almeno la metà di quelli che stano lì hanno gli occhiali in metallo, una buona parte sono donne, alcune anche tettone, e di sicuro avranno il reggiseno rinforzato con il ferretto, ma nooooo, a questi non è suonato il campanello quando sono entrati, quanto ci scommettiamo? Secondo me allora è l'omino nella gabbiola che fa gli scherzetti, ci posso giurare!

E finalmente arriva l'agognato momento, arriva il nostro turno. Ci troviamo davanti il classico impiegato di banca che prima prende i soldi che vogliamo depositare e poi si alza e sparisce per almeno 20 minuti. Dove andrà non l'ho mai capito, ma mi è capitato numerose volte. E allora mi chiedo: "perché sempre a me?". E aspettiamo, aspettiamo, dopotutto sono i nostri soldi che si sono inguattati, mica vogliamo andare via senza avere l'estratto conto che ci mostra che i soldi sono finalmente nel nostro conto, no?
Dopo un bel po' di tempo, ecco che l'impiegato ritorna, con caaaaaaalmaaaaaa, senza dire una parola o scusarsi per averci fatto attendere, e con un vago sentore di caffé che gli aleggia intorno... Certo, certo, doveva prendersi il caffé.

E poi, apoteosi, con UN DITO comincia a battere sulla tastiera del computer, cercando ogni volta la lettera che deve battere... ma è mai possibile che questi non sappiano di avere altre 9 dita disponibili e che esistono corsi di dattilografia? Ogni tanto grugniscono qualcosa, soprattutto quando non riescono a trovare la Q o la Z.
Insomma, con una lentezza incredibile ci fanno questo benedetto deposito, MAI molto loquaci, anzi....se li ringraziamo, ci grugniscono qualcosa che non pare neanche un "prego".

Così, prendiamo la nostra ricevuta e usciamo dalla banca attraverso la porta di Star Trek, totalmente ignorati dall'omino nella gabbiola, perché ha già avuto la sua piccola soddisfazione con noi, ora non gli interessiamo più, aspetta la prossima vittima da sputtanare pubblicamente.


In America...... in America, invece le banche hanno spesso le porte spalancate, oppure si aprono come qualsiasi porta di un qualunque negozio. Niente porte blindate, niente guardie armate fino ai denti, anzi, non appena si entra, fateci caso semmai vi capiterà di entrare in una banca americana, in un angolo oppure nel bel mezzo della banca troneggia un bel tavolino con un thermos di caffé e qualche biscottino. La prima volta che ho visto una cosa del genere, ho guardato il tavolino come una bambina povera che non vedeva un biscotto da 2 mesi, infatti un'impiegata mi ha detto: "you are more than welcome to take one, you know?". Le ho sorriso come una scema scuotendo la testa. La banca attaccata all'agenzia dove lavoro ha addirittura un camino con un comodo divano dove mi hanno invitata a sedermi anche per leggere un libro se voglio (non ho neanche il conto lì!) ed un enorme orsacchiotto vicino all'entrata. Più friendly di così, non si può, nevvero?

E poi spesso ci sono televisori alle pareti che trasmettono i telegiornali con i sottotitoli, così nella (breve) attesa, ci si può aggiornare sulle ultime notizie. Ed infine l'impiegato o l'impiegata sono molto ciarlieri, allegri (certo, gli stiamo dando dei soldi), parlano del tempo, delle vacanze, ma che bel vestito che ha, di dov'è con questo bell'accento straniero? italiana! oh, mia nonna era italiana, come cucinava bene le lasagne alla bolognese, non sono mai stata in Italia, ma mi piacerebbe andaci un giorno, ecco qui la sua ricevuta, le auguro buona giornata, buon week-end e torni presto a trovarci!

Però! non mi hanno trattata come una ladra, ma come una persona! mi piace la cosa.

Una volta ho letto che in America la cosa strana delle banche è che hanno le porte sempre spalancate e mai blindate, ma ci avete fatto caso che hanno le penne SEMPRE attaccate ad una catenella metallica, per non farsele fregare? Ci ho fatto caso io, è verissimo, ma preferisco la catenella attaccata alla porta di Star Trek, 1000 volte di più!!!!

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